00 26/07/2008 16:10
La Peregrinatio Mariae a Cesena, Gambettola, Savignano, Cesenatico e Sala
Da oltre un anno, la sacra effige della madonna che ogni sera a Lourdes viene portata nella suggestiva processione aux flambeaux, sta visitando le diocesi italiane e ai primi di agosto giungerà anche nella nostra.

È questa copia identica di quella, con la peculiarità che fra le tante statue realizzate subito dopo le apparizioni e viste da santa Bernardette, quella della processione serale con le candeline, è stata definita la più rispondente alla visione della Signora apparsa alla santa.

Questo avvenimento che vivremo ai primi di agosto si riveste di ulteriore eccezionalità nel 150esimo anniversario delle Apparizioni, e in questi 150 anni di pellegrinaggi a Lourdes, quante anime e quante corpi ha guarito la Madonna accogliendo tutti sotto il suo manto e orientando ciascuno a mettere la propria vita nella mani del suo Divin Figlio: Gesù.

Certo è che gli aderenti all’Unitalsi sono chiamati in modo preminente ad accogliere anche materialmente la Madonna Pellegrina, come è certo che tutti gli ammalati saranno oggetto di uno sguardo particolare da parte della Vergine Maria, con l’accoglienza nella giornata annuale di Villa Dionora e soprattutto con la visita e la permanenza nelle varie corsie dell’ospedale “Bufalini” di Cesena e dell’hospice di Savignano.

Tutta la comunità cristiana della nostra diocesi è ugualmente coinvolta in questa accoglienza, soprattutto nella processione serale al Monte e nella partecipazione orante nella parrocchia di Gambettola e di Sala di Cesenatico.

E mi ritorna in mente la grande partecipazione diocesana dei seicento pellegrini a Lourdes di fine aprile dello scorso anno, e del desiderio di tanti che in quest’anno vorrebbero ma non possono andare per l’enorme sovraffollamento in quest’anno giubilare. Mi ritorna in mente pure l’intensa partecipazione alla Messa celebrata alla grotta dal nostro vescovo Antonio, e la profondità della sua omelia che toccò il cuore di tanti e di tutti.

Forse per questo, ma anche per sottolineare la diocesanità dell’accoglienza alla Madonna, che il nostro vescovo ha ripetutamente espresso il desiderio di partecipare in prima persona a tutti i momenti che vivremo in diocesi durante quei quattro giorni.

Maria è nostra Madre. Maria ci indica la strada del Cielo portandoci a Gesù: cogliamo questa grande occasione che grazie all’Unitalsi ci è offerta, per rinnovare la nostra fede riscoprendoci figli di Dio nella Maternità di Maria. Facciamoli vivendo quei giorni trovando tempo e spazio per partecipare a qualcuno dei tanti momenti di preghiera mariana che ci saranno offerti. Facciamolo mettendo nelle mani di Maria le fatiche del nostro spirito e i mali del nostro corpo. Facciamolo affidando a Maria i nostri ammalati, nonché favorendo la loro partecipazione alla Peregrinatio Mariae. Facciamolo con la partecipazione corale delle nostre comunità parrocchiali.

Noi sacerdoti facciamolo anche favorendo e organizzando tale partecipazione. Il nostro accorrere a Maria sarà certamente grande e opportuna occasione di crescita e di arricchimento nella fede per tutta la nostra Chiesa.

don Renato Baldazzi
assistente ecclesiastico Unitalsi Cesena