00 09/06/2008 17:35
Argentin: «Quanti matrimoni nascono sui treni per Lourdes?» 

ROMA (9 giugno) - Quando è entrata in una famosa sartoria della Capitale per chiedere un abito da sposa le hanno risposto «Qui per lei non c’è niente». E allora, dopo dieci anni di convivenza con il suo uomo, Sandro, «visto come ci guarda la gente per strada quando ci baciamo, io sembro la poveretta e lui il buono che si china su di me» lei che è cattolica praticante e si sarebbe sposata in chiesa, ha deciso per il momento di soprassedere. «Ora ho anche un ruolo istituzionale, non vorrei che sembrasse strumentale», commenta amareggiata Ileana Argentin, 45 anni, deputata Pd, per 11 anni delegata del Campidoglio per le Politiche dell’handicap, affetta dalla nascita da sclerosi laterale amiotrofica.

Cosa consiglia alla coppia di Viterbo?

«Di continuare la loro battaglia. Spero che questa sia solo la vergogna di un giorno, sembra di essere tornati a cento o mille anni fa. Un paraplegico ha tanti modi per avere un figlio, dall’inseminazione artificiale all’adozione».

Ma il vescovo ha detto no per incapacità di procreare...

«Se la validità di un matrimonio dipende da quello, allora conosco centinaia di famiglie “normali” che non hanno potuto o voluto fare figli: vogliamo scioglierli tutti? E’ una provocazione, ma il diritto ecclesiastico è antiquato: non si possono prendere i voti se non si è sani, se vedi un prete cieco o una suora in carrozzella, la loro disabilità è successiva».

Quindi bisognerebbe tornare su questa decisione?

«Della mia battaglia ho fatto una ragione di vita, sono arrivata in Parlamento per dimostrare che il valore di una persona va al di là della sua forma fisica. Gesù parlava di accoglienza. Qui stiamo trasformando un atto d’amore in un sacrilegio. E poi, quanti matrimoni nascono sui treni per Lourdes?».

Fr.Nu